Ultime due salite per arrivare sulla vetta più alta del giro d’Italia rosanero. Domani, domenica 20 febbraio, la Volalto scala la sua cima Coppi affrontando il San Pietro, piccolo falsopiano per rifiatare, e poi di nuovo a far ruotare i pedali per l’ultima asperità, la gara con la Nemesi Stabia. Due trasferte durissime, le ultime due salite prima della difficile discesa verso il traguardo. Si comincia, quindi, con le brindisine. Seconde in classifica, le pugliesi stanno rivaleggiando con l’Arzano per guadagnarsi la promozione in B1. Sinora hanno perso una sola gara proprio nello scontro diretto con la capolista, per il resto una marcia trionfale. All’andata la Volalto fu capace di strappar loro un set e di impegnarle per tutta la durata del match. Fu un incontro molto bello, giocato egregiamente da entrambe le formazioni e, non è peccato dire che quella partita sarebbe tranquillamente potuta finire al tie-break. Squadra fortissima senza apparenti punti deboli per questa categoria, il San Pietro,gioca con ottime percentuali in attacco, ma costruisce molti punti anche con il muro. Il sestetto di coach Carratù può vantare su giocatrici come Scialacomo, Ristits, Carozzo e Presicce capaci di far male in qualsiasi momento del match. Le casertane, per rimanere nella metafore ciclistica, non devono guardare la strada, ma pensare solo a pedalare, a far bene le cose che sanno fare, a lottare. Non saranno della partita Cerullo e la Fattaccio i cui infortuni richiedono ancora un po’ di tempo prima di poterle riutilizzare. “Siamo in formazione rimaneggiata e ciò rende un compito già di per se difficile, ancora più arduo- afferma Lina Infante – La cosa fondamentale è che di sicuro non vogliamo ripetere la partita fatta con Arzano. Contro la capolista si è perso e si è giocato male, certo anche per meriti delle nostre avversarie. Ecco con San Pietro vorrei che uscissimo dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto. Del resto queste sono gare che servono più alla nostra crescita che alla nostra classifica. A quella ripenseremo, magari, dalla partita con lo Stabia in poi”. Rammarico per non potersela giocare alla pari esprime anche la Masella. “ Ho ancora davanti agli occhi le immagini di quell’incontro – spiega la Masella – giocammo veramente bene e pagammo duramente alcuni errori commessi nelle fasi topiche del match. Domenica era già difficile, lo diventerà ancor di più visto che giocheremo senza Cerullo e Fattaccio. Peccato – conclude la palleggiatrice – sarebbe stato interessante affrontarle con la squadra al completo”.