Lasciato il SanPio Mondragone nel mese di dicembre, ha ritrovato il suo ex allenatore Piero Ulivi a Quarto mettendo a disposizione la sua serietà e professionalità. Massimo Longobardi è un jolly difensivo, duttile, ringhioso : piace il suo approccio mentale alle partite. Domenica scorsa una sconfitta che brucia come quella interna con la Sanità ma l’arcigno difensore non perde mai di vista gli obiettivi prefissati: ” Il mio desiderio era quello di tornare in eccellenza ,la categoria che mi compete. L’anno scorso ho vinto campionato e coppa italia con la Capriatese, ritrovo il mister che mi conosce alla perfezione e sa come impiegarmi . Ottimo ambiente, si può lavorare molto bene. Mi spiace per il momento di sconforto che ha subito la mia ex squadra (SanPio) a causa della morte della moglie del presidente. Colgo l’occasione per rinnovare le mie condoglianze al presidente :prima di tutto siamo delle persone e poi degli addetti ai lavori. Ho dato tutto per la maglia granata e di conseguenza credo siano rimasti contenti del mio apporto. Ci sono stagioni storte :per poter affrontare un campionato vincente servono tante componenti molto difficile assemblarle e metterle insieme. Quando si vince e si perde, la colpa o il merito è di tutti. Ce l’abbiamo messa tutta: siamo riusciti a fare quello che potevamo. In casa SanPio inevitabile parlare del derby col Cellole dopo gli incidenti dell’andata a causa di facinorosi Mi auguro –sottolinea-che sia una festa dello sport e amicizia. Sentire cose e sentirle sulla propria pelle fa male doppiamente. Un in bocca al lupo e che vinca il migliore. La mia ambizione è quella rilanciarmi nel campionato di eccellenza campano e togliermi delle soddisfazioni col Quarto. Sono un centrale di difesa e penso di esprimermi al meglio in questo ruolo.