In riferimento ai fatti tra Vis Nicola e Real Suessola, il giudice Sportivo ha così deciso:
E. 1.260 VIS SAN NICOLA
(più obbligo di disputa, a porte chiuse, di tre gare interne ed obbligo risarcimento danni nella
misura stabilita dal C.R. Campania)
alla fine del 1° tempo, al rientro negli spogliatoi , sostenitori locali cercavano di scavalcare la rete di
recinzione e, nel contempo, attingevano con sputi l’arbitro; inoltre, lo minacciavano; reiteravano gli
sputi ad inizio del secondo tempo, ingiuriando, altresì, l’arbitro; dopo la segnatura della rete da parte
del squadra ospite, al 23° del secondo tempo, alcun i propri sostenitori, tentavano di scavalcare la rete
di recinzione e lanciavano sul terreno di gioco pietre, bottigliette, petardi inesplosi e fumogeni, uno dei
quali colpiva alla testa l’allenatore ospite, costringendo in tal modo, l’arbitro a sospendere la gara per
circa 3 minuti; al 32′ del secondo tempo, persone estranee, riconducibili alla squadra locale,
entravano sul terreno di gioco, attraverso un cancello lasciato aperto, e minacciavano la terna
arbitrale, costringendo l’arbitro nuovamente a sospendere la gara per altri 5 minuti; a fine gara, altri
propri sostenitori, entravano sul terreno di giuoco e minacciavano la terna arbitrale, e nel mentre i
medesimi, rientravano negli spogliatoi l’arbitro veniva colpito da tre pugni al volto, mentre l’assistente
arbitrale veniva colpito da uno schiaffo e vari calci da un proprio sostenitore. Una volta raggiunto il
proprio spogliatoio, la porta dello stesso veniva fatta oggetto da ripetuti colpi da addebitare sempre ai
sostenitori locali. All’uscita della struttura, l’arbitro protetto dalle forze dell’ordine, che nel frattempo
erano intervenute, veniva nuovamente minacciato ed ingiuriato; raggiunta la propria autovettura il
D.d.D. constatava che la stessa era stata danneggiata nella carrozzeria; nel lasciare l’impianto a
bordo della propria autovettura l’arbitro veniva raggiunto da vari sputi