Promessa della Benetton Treviso, che affronta la Juve Caserta in un momento della stagione molto delicato e cruciale, Alessandro Gentile parla a viso aperto alla vigilia dell’incontro che lo vedrà opposto alla squadra di cui il padre fu capitano e protagonista a lungo. Nessun timore reverenziale, nessuna paura. Contano i due punti per entrambe le squadre. In una gara accesa e di sicuro equilibrata tra due squadre eccelse in coppa, un po’ deludenti in campionato, potrebbe regnare un clima di tensione e di paura di sbagliare. Troppo latte versato sul cammino, ci si gioca ancora (anche se con minime chances) la speranza di accedere al PalaIsozaki di Torino: Treviso contro Caserta, a voi il parquet. L’anno scorso decise la zampata sulla sirena di Ere, stavolta chissà. Alla vigilia del match, ecco la visione della gara del figlio del grande Nandokan.
L’anno scorso a Caserta hai consacrato il tuo talento con una partita straordinaria. Cosa ti aspetti da una partita di sicuro importante per entrambe le squadre a te care?
“Mi aspetto di sicuro una gara molto combattuta e accesa: Treviso e Caserta sono due squadre molto attrezzate, con giocatori di talento a disposizione nel proprio roster. Pur giocando un bel basket, divertente e frizzante, finora non hanno reso secondo le aspettative, non centrando tutti i target di inizio stagione. Purtroppo noi stiamo un po’ balbettando in questo periodo e abbiamo perso un po’ di terreno in classifica; dentro di noi, però, c’è grande voglia di riscatto e faremo di tutto per vincere contro Caserta. Se poi dalla nostra ci sarà anche un pizzico di fortuna, possiamo ancora qualificarci per le final 8 di coppa Italia, obiettivo importante per noi, quindi non cederemo nulla”.
Caserta e Treviso squadre brillanti in Coppa, deludenti in campionato, pesa il doppio impegno?
“Sì, è possibile, ma non in senso assoluto; noi ad esempio con la coppa ci siamo rivitalizzati e abbiamo preso fiducia nei nostri mezzi. Penso ad esempio a quando abbiamo fatto qualche colpo in trasferta. Vittorie come queste ci hanno ricaricato le batterie e dato lo stimolo per giocare meglio, come si è visto nel nostro miglior periodo di forma. Curiosamente, infatti, il nostro calo di rendimento è giunto proprio in concomitanza dal momento di pausa dell’Eurocup. Di certo, considerandolo sul lungo periodo, la coppa e il doppio impegno impegnano la squadra seriamente sul piano fisico e mentale, dobbiamo ben abituarci”.
Quale la chiave per battere Caserta?
– ” Sarà obbligatorio limitare il loro talento offensivo. Sabato dovremo rimanere molto concentrati in difesa, cercando di evitare di farli correre in transizione. Dobbiamo inoltre impedire di accendersi ai loro principali tiratori, che hanno talento e tanti punti nelle mani”.
Cosa ti aspetti dal prosieguo della stagione a livello individuale e di squadra?
– ” Dal punto di vista individuale spero di poter dare una mano alla squadra a raggiungere i suoi obiettivi e di poter ripagare sul campo la fiducia che il coach ha in me. Sul piano del mio team, spero che lavorando tutti intensamente possiamo raggiungere un alto livello di gioco e di risultati, visto che il nostro potenziale cela in serbo alti margini di miglioramento”.