L’ennesima sconfitta in casa Gladiator ha lasciato degli strascichi. Molto deluso il patron Salzillo che non le manda a dire a squadra e tifosi: “ Non capisco il perché di questa continua contestazione contro la società, eravamo partiti per salvarci e non siamo ancora retrocessi, non ho mai detto che avremmo vinto il campionato, stiamo rispettando i programmi, le nostre prestazioni spesso sono condizionate dalla sfortuna, la squadra a mio parere è buona, e ci salveremo tranquillamente, perché sono il primo a non voler perdere. I tifosi in questo momento delicato piuttosto che criticare e contestare dovrebbe giocare un ruolo importante, cioè quello di sostenere la squadra, la maglia e la città, non sono io a scendere in campo, e quindi le mie colpe sono relative, se molti giocatori nonostante la carriera e le ottime stagioni scorse vengono meno, non capisco perché viene attaccata la società. Molte accuse sono state mosse contro la mia persona, io penso che ognuno deve prendersi le proprie responsabilità sia io come presidente, ma anche il mister, perché i giocatori non sono stati scelti da me, e ci tengo a sottolineare che nessun giocatore della passata stagione è stato venduto, ma sono stati loro ad abbandonare la squadra per loro volontà. Sono nel calcio da dieci anni, e sono disposto a farmi da parte qualora ci sia qualcuno intenzionato veramente a comprare la squadra, perché fino ad oggi ci sono state solo “chiacchiere da bar”, da me non si è mai presentato nessuno, dicendomi di rilevare il club, inoltre sono disposto anche ad avere un colloquio con i tifosi in sede per spiegare il tutto. Il Gladiator per me, non è politica, ma è frutto di una passione che dura da anni, ed infatti come ben sapete, ho portato la squadra dall’Eccellenza alla C2, e dopo il fallimento, solo grazie a me il calcio vive ancora tutt’oggi a Santa Maria “.