La Pepsi inizia bene il nuovo anno: battuta Roma



Capitan Fabio Di Bella

Mattinata di inizio anno dal cielo terso e da partita di quelle che contano, Caserta  vuole battere una Roma, che nelle ultime giornate è squadra molto in salute. Si inizia con i lunghi molto coinvolti: al lay up di Crosariol risponde Williams, che con grande tenacia e con movimenti elementari, riporta avanti Caserta. La partita non si accende, tanti errori da ambo le parti, Roma va con tante palle perse e subisce le entrate di Di Bella ed Ere, che valgono l’8-5 al 4’, quando Boniciolli ne ha abbastanza e chiama timeout. Roma si riprende e la bomba di Smith vale il pareggio a quota 10 al 6’. In un amen le triple si susseguono. Ad Ere risponde Djedovic, Crosariol dalla lunetta sigla il vantaggio, ma dall’altra parte Williams ci mette il punto esclamativo con la schiacciata. Roma punge in contropiede con Traorè e ancora Djedovic, il gioco della Juve è involuto in attacco, con la ricerca di conclusioni estemporanee dall’arco che sono però il frutto dell’ottima pressione sugli scarichi da parte dei giallorossi, mentre non si può dire altrettanto per la retroguardia juventina, ferma e imballata sulle gambe, quasi graziata dagli errori e dalle palle perse degli ospiti (già a quota 6). Di bella prova a scuotere i suoi con la penetrazione centrale. È l’ultimo sussulto del primo quarto, che si chiude 18-19 per la Lottomatica. Caserta in versione “bella addomentata” inizia con tre palle in perse di fila, con Jumaine Jones sempre protagonista in negativo. Roma non fa bottino pieno, e sigla punti sullo scout solo grazie al 272 di Datome. Garri, appena entrato, mette subito la sua firma con un long two, ma dall’altra parte risponde Traorè. Caserta non trova sbocchi, ma subisce tanti falli dalla squadra romana, che sulla rovesciata di Colussi trova anche il vantaggio. Djedovic è on fire e punisce ancora, ma il contropiede chiuso dalla schiacciata con fallo di big Eric Williams è un chiaro segnale di battaglia da parte dei padroni di casa.  Caserta sbaglia l’impossibile, da sotto e dalla lunetta, Roma invece fa di peggio non finalizzando mai le buone conclusioni ben costruite. Nel gioco di più infimo livello forse di questa stagione, non si segna più, siamo 26-25 al 16’. È Garri a guidare i suoi, con tap in vincenti e grande intensità in vernice.  Il suon contributo spinge la pepsi fino al 30-25 al 17’, importante perché pur senza convincere, la Juve riesce e a tenere a bada la truppa ospite, che non vede più la luce del canestro.  Roma ci prova ma a parte i tiri liberi di Washington  non riuscirà a mettere punti sullo score. All’intervallo lungo, nonostante i tanti liberi sbagliati (8/16 ), Caserta è avanti 31-27, (dopo un secondo quarto terminato 13-8 e malgiocato) sfruttando la pessima percentuale dal campo della lottomatica, 9/33 complessivo (7/19 + 2/14). Roma domina in vernice (23-25 a rimbalzo), ma paga le 12 palle prese che la condannano a stare sotto contro una pepsi non di certo esplosiva, sorretta da un superlativo Williams e da un positivissimo Garri. Il secondo tempo inizia sullo stesso filone del primo, Williams usa il suo fisico e continua a dominare nell’area, 5 punti in fila, e Juve che scappa sul 36-27, poi Bowers va con l’entrata in terzo tempo che vale il +11 al 23’. Roma che non segna un canestro dal campo dal 15’, viene punita dalla tripla di jones. Il “goal” di heytvelt al 26’ non serve a molto, dall’altra parte JJ, on fire, va col lay up in avvicinamento.  Roma in questa sciagurata gara, attenta al record mondiale di palle perse per infrazioni varie dal palleggio, che portano il computo dei giallorossi a quota 18. Caserta addormenta la gara, Jones va col gancio cielo che sembra chiudere i giochi già al 28’ sul 46-31. Crosariol con due punti e una stoppata e un assist ad Heytvelt, nonostante i quattro falli, prova a scuotere i suoi. È un fuoco di paglia, chiamato a difendere Vitali su Jones, mattatore dei suoi in questo periodo, l’ex Montegranaro deve soccombere al giro e tiro pulito dell’ex Lakers, che vale il 48-35 al 30’. Sacripanti mette in campo le seconde linee, Boniciolli si affida alla classe operaia e viene ripagato dai 4 punti di heytvelt  e dal gancio di Datome, che riaprono i giochi sul 48-41. Colussi, solito leone bianconero, esce dai blocchi e segna, marcando le distanze. I liberi di Di Bella valgono il nuovo +11 al 33’. Djedovic, forse un po’ dimenticato in panchina, si fa rivedere col gioco da tre punti che riporta a 10 lunghezze il vantaggio bianconero. Roma alza i colpi in difesa con una serie di stoppate, che concedono però qualche rimbalzo offensivo a Garri.  Heytvelt piazza la bomba per crederci ancora, djedovic replica poco dopo e Roma torna in partita, col “ragno Smith” che va col furto con scasso del 58-54 al 37’.Discutibile la scelta di Sacripanti che toglie Garri e Colussi, in partita e tra i migliori, per inserire Bowers ed Ere che non ripagano la fiducia del coach. Caserta viene salvata dagli dei del basket che sputano la tripla di Heytvelt che era ormai dentro. Caserta fallisce ancora, ma roma in contropiede è fermata dalla stoppata pallavolistica di Jones, che poi, nella confusione a rimbalzo, serve a Williams la palla del +6, ossigeno puro, a 1,30 dal termine.  Nel momenti decisivo, Crosariol fa solo ½ dalla lunetta, sul capovolgimento di fronte la penetrazione volante di Di Bella e la grande difesa sul pick and pop di Crosariol fanno il resto e sembrano mandare agli archivi la gara. La comica rimessa però di Ebi Ere che colpisce la testa del capitano, regalano a Roma ancora una residua possibilità con due tiri liberi a 35”. Washington dalla linea è puntuale, nuovo -5 e press a tutto campo con relativo fallo sistematico. La mano di Di Bella non trema, roma perde palla e la schiacciata di Bowers ci mette il punto esclamativo. Inutile l’ennesimo gioco da tre punti di Djedovic. Finisce 68-60. Caserta vince ma non convince, iniziando alla grande il 2011.




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