La Pallavolo Marcianise lancia l’ennesimo appello, dopo essere scesa in campo con i giovani under 18 domenica scorsa con l’Elpral Baiano degli ex Picillo e Tucci che ha espugnato la “Novelli” 0-3 (18-25 19-25 21-25), questa volta potrebbe addirittura non presentarsi a Triggiano nel barese dove ad attenderla ci sarà la vice capolista Trivianum. Hanno lasciato la squadra di comune accordo il tecnico Alessandro Quinto con il capitano Giancarlo suo fratello, nonché il palleggiatore D’Amicis ed in campo solo per amore della maglia sono scesi le due bandiere il libero Eduardo Sgueglia a malapena per un set per problemi tendinei ed il laterale Di Caprio per sette anni a tenere in alto la maglia di questa città, con loro Di Santi. Problemi economici impedirebbero sabato di affrontare la trasferta in Puglia come dichiara lo stesso dirigente Pasquale Sgueglia “Purtroppo abbiamo iniziato il campionato ricevendo promesse ben precise dall’amministrazione comunale che finora sono venute a mancare e quindi ci troviamo ad affrontare questa situazione insostenibile. Ci mancano i fondi per affrontare una trasferta del genere e ad oggi posso escludere che in queste condizioni possiamo disputare questa partita, portare i giovani domenica scorsa alla Novelli non ci costava nulla e lo abbiamo fatto anche per onorare il campionato ma se le cose non cambiano fuori casa sarà difficile presentarsi. Abbiamo cercato di sensibilizzare un po tutti ma ci sentiamo ormai abbandonati e soprattutto delusi per una situazione che mortifica l’intera città soprattutto quella sportiva, lancio un appello a chi vuole accollarsi queste spese e permettere alla città di continuare in questo sport”. Continua l’agonia quindi di una società gloriosa che per otto anni ha rappresentato la provincia di Caserta in maniera gloriosa in tanti campionati nazionali diventando per la Campania insieme ad Avellino la migliore rappresentante a livello nazionale nell’anno 2008/09 in serie B1 ai piedi della serie A. Una situazione davvero paradossale che però potrebbe essere ancora raddrizzata con un intervento fattivo nell’immediato, certo è che non si può restare insensibili e indifferenti, nei limiti del possibile, ai gridi di allarme di un vanto e un lustro della città intera.