Pepsi: bisogna cambiare faccia



La crisi nera del basket targato Juvecaserta continua imperterrita e senza una luce reale in fondo al tunnel. Senza un briciolo di difesa, con tiri egoisti in attacco, forzature su forzature che sono ampiamente segnalati dalle statistiche alla fine, la nave bianconera sta lentamente affondando. Di solito a ogni gara, la Juve “regala” a turno uno o due dei suoi americani alla squadra avversaria, vuoi che sia Ere, che non segna più e non riesce proprio a sbloccarsi, o Bowers che si nasconde sui blocchi, o che viene relegato in panchina, o Jones che sparacchia qua e là quelle triple ignoranti, o un Williams “mai pronto” che tutti aspettiamo, ma che in difesa sembra prenderci poco. Con il minimo passettino in vanati del lungo ex Pesaro, si allontana dal top Garri, impalpabile nelle ultime 4 gare, anche quelle contraddistinte dalla vittoria, e anche il “salvatore della patria” designato Doornekamp in coppa ci mette cuore e poco più. Koszarek non riesce più, magari per mancanza di fiato, a dare il backup a Di Bella, che ci sbatte invece sempre la faccia, nel bene e nel male. Colussi, il migliore dei suoi, non può fare pentole e coperchi, segnando in attacco e recuperando anche palle in difesa. Non per altro, è il suo primo anno in A1 e, arrivato per qualche scampolo di minuti, ora è l’unico di cui si può parlar bene. Non va, così non va. Lo stesso coach che si affida alla sfortuna per giudicare una cattiva serata al tiro, sembra non avere il pugno della situazione e subire l’individualismo dei singoli, che produce errori e sconfitte. La società dice che non ci sono cambiamenti all’orizzonte, ma con teramo rinforzata e vincente, Brindisi che pure ci ha messo in difficoltà, e Roma che può esplodere e portarsi su in un baleno, è difficile anche salvarsi.

 




error: Content is protected !!
P