Sarà una gara interessante quella di sabato prossimo al palamaggiò. Per la prima volta in questa stagione la Juve ha perso sì, ma offrendo una prestazione degna della aspettative. Senza ritornare sulle accidentali cadute Siena (errori arbitrali, 91 punti subiti, tiri liberi e ultimi minuti rivedibili), lanciamoci in una settimana di grande lavoro per la truppa di Sacripanti. Perdere ancora sarebbe traumatico e lascerebbe la squadra in un baratro senza fondo. Se è vero che l’anno passato la Scavo Pesaro dopo uno 0-5 iniziale seppe riprendersi e con qualche cambio arrivare fino a giocarsi i playoff, questa Juve deve fare di più. Manca sempre qualcosa. Nell’ultimo quarto a Siena è mancata la difesa, che ha concesso troppo negli ultimi 5 minuti. Sembrano essersi aggiustate le percentuali di tiro, ma ancora una volta è stato solo Bowers a chiudere le transizioni con puntualità e canestri ad alta percentuale, mentre gli altri dal contropiede hanno raccolto ben poco. Lavorare con pazienza si è dimostrato però controproducente: la Juve non è una squadra da SSOL come i New York Knicks per intenderci, ma nemmeno può ragionare troppo con la palla in mano. Certe volte, andato a male il pick and roll veloce, la palla ristagna troppo nelle mani del play ddi turno, facendo perdere ritmo ai compagni. I problemi potrebbero amplificarsi contro le camaleontiche difese di Lino Lardo, quindi il primo passo da raggiungere è una solidità e lucidità mentale nel selezionare le opzioni disponibili e scegliere la più adatta. Williams non è al top, chances per Doornekamp? Le risposte in tanti allenamenti che ci condurranno al match, e non dimentichiamoci che fra una settimana esatta saremo a Samara per la coppa.