Un Palamaggiò tanto gremito quanto deluso, trova nuovi grattacapi nel vedere questa Juve davvero irriconoscibile sconfitta per la terza volta in altrettante gare ufficiali. Stavolta però è una squadra modesta come Biella, non certo una corazzata, ma una compagine che è stata ben costruita e che ottiene un successo meritato. Per i primi due quarti è Ere a tenere a galla i suoi con una super prestazione. La ripresa però trova i piemontesi più carichi che con uno Slaughter perfetto e con tante piccole cose da ognuno dei suoi giocatori, riesce a portare a casa meritatamente i due punti.
Caserta ha affrontato questa gara senza Williams, è vero, ma non ha sofferto a rimbalzo, anzi, non solo ha battuto 30-22 nei rimbalzi la squadra di Cancellieri, ma i bianconeri sono riusciti a procurarsi ben 38 (!) tiri liberi, di cui però 9 sbagliati, e ciò in una gara tirata incide non poco. I padroni di casa sono stati troppo farraginosi in attacco: Ere fin quando ha visto la luce è stato il migliore, Di Bella ha provato a fare pentole e coperchi, Garri ha lottato com un matto, facendo l’impossibile. Oltre questo, però, si è aperta una voragine di mediocrità che non conoscevamo di questa squadra, con un Jones egoista e incapace di relizzare, un Bowers al limite del ridicolo con palle perse da minibasket ed eccessiva ricerca di palloni dentro e conlusioni forzate. Per non parlare dei cosiddetti gregari Martin, Doornekamp, Colussi e Koszarek. Forse solo il polacco avrebb meritato qualcosa di più, ma Sacripanti ha scelto di puntare, e ancora una volta fallendo, su Bowers, davvero pessimo stasera e che se non fosse conosciuto a Caserta già sarebbe “in odor di taglio”.
Biella ha fatto il suo compito alla perfezione. Solo un passaggio a vuoto, quando è piombata a -11 sotto le bombe di Ere. Ha saputo rialzare la testa, ovviare alle problematiche di falli e rientrare nel match. Cancellieri ha cambiato i suoi otto giocatori in maniera costante e continua, senza dare punti di riferimento. Capito che la zona 2-3 era davvero efficcace, Cancellieri l’ha mischiata a un costante raddoppio sull’uomo che superava il castello in palleggio. Certo, un grande merito verrà a scritto a Slaughter, che ha 3/3 da 3 e ben 6/7 da tre, ma che dire anche di un Sosa, peperino nel trovare l’uomo giusto, di un Salyers e di un Jurak onnipresenti nel pitturato, di un Viggiano stella di questa squadra, ma soprattutto di un giovanissimo come Chessa che fa sudare sette camicie a Di Bella e gli spara in faccia tre bombe che cambiano l’inerzia della gara? Solo una parola per Biella: complimenti, e checchè il pubblico casertano contesti arbitraggi e situazioni varie, poco credibili comunque, resta da fare solo un grosso augurio a questa squadra che a fari spenti sta togliendosi grandi soddisfazioni.