
Profetiche le parole del direttore sportivo Pino Ciontoli nel puntare su di lui l’anno scorso affidandogli la juniores e quest’anno la prima squadra. Umile, tutto casa e campo, Massimo Carnevale ha trasmesso a questo gruppo regole semplici che sono il dna del calcio:massimo impegno,sacrificio e lottare come lui stesso definisce fino al “novantacinquesimo”. Il 9 Agosto e’ partita l’avventura per questo gruppo di ragazzi che si divertono a dare il tu al pallone. Alzi la mano chi avrebbe scommesso 1 euro su questa posizione in classifica dell’Intercasertana dopo le prime giornate di campionato
Massimo Carnevale spiega le basi del suo credo tattico: “Tutto e’ successo due anni fa quando ho avuto l’esperienza di Milano.Scendere di categoria non e’ mai bello,aver fatto qualche campionato importante non mi stuzzicava l’idea di scendere di categoria. Sono stati anche gli allenamenti di sera con qualche infortunio di troppo mi hanno convinto a smettere: la passione di allenare l’ho sempre avuta. Ho voluto cominciare con la juniores l’anno scorso. Quest’anno ho voluto portare le mie idee con la prima squadra e confrontarmi con una categoria importante. Per il momento sta andando bene e mi farebbe piacere continuare a restare nel mondo del calcio
Serietà umiltà in tutte le piazze dove sei stato.C’e’in giro un nuovo Massimo Carnevale?
Ho cominciato a Caserta, a 16 me ne sono andato. Non mi e’ stato mai regalato niente. Poi CasteldiSangro,Tricase, Frosinone, Nardo’, Martina, Savoia, Palmese. Nei momenti importanti della mia carriera non mi ha mai regalato nulla nessuno. Mi sono sempre guadagnato sul campo tutti .Come a me non e’ stato regalato niente lo farò anche con i ragazzi. Non guardo la carta d’identità: gioca chi merita. Anche quando non giocavo il martedì ero sempre il primo a martellare e lottare per il posto. I risultati ci stanno dando ragione e sono del parere che alla fine il lavoro paga. Vedo che i giocatori importanti mi seguono e sicuramente possono ambire a qualche categoria superiore.
Telese, Sacco, Santonastaso: tutti hanno la possibilità mettersi in mostra.
Ho un rapporto speciale con tutti loro,so come allenatore quanto mi possono dare. Sono contentissimo che loro rispondono e mi seguono. Bello vedere un giocatore che segna e ti viene ad abbracciare. E’motivo di orgoglio per me. Vorrei mettere a disposizione la mia esperienza calcistica per far qualcosa di importante.