Presentato il libro ‘A 40 minuti dal paradiso’



La copertina del libro

Quando due penne importanti del basket casertano mettono su carta storie, personaggi, emozioni e fotografie di quello che è abitualmente il loro lavoro, il prodotto che ne viene fuori è qualcosa di unico e di rimarchevole. Se poi ci aggiungiamo le collaborazioni con Tanjevic, Oscar Schmidt e altri importanti giornalisti come Arcieri e Montorro, di livello nazionale, allora il risultato è davvero di grande levatura. Camillo Anzoini e Sante Roperto presentano “A 40 minuti dal paradiso”, uno spaccato della vita vissuta dalla Pepsi Caserta dall’avvento del suo patron Caputo, tra gli anni di Legadue e il miracolo del passato campionato. Da Bencaster, a Colson, Powell, Mack, fino a Ere, Jones, Bowers, Michelori e atutti gli altri. Il titolo è sinonimo di quella che è stata la storia della Juvecaserta, sempre la finalista e solo in due circostanze la vincitrice. Sempre 40 minuti hanno separato la compagine bianconera da un traguardo, vuoi che siano le finali scudetto perse con Milano, le due di coppa con Real e Roma, le gare di Legadue a Pavia per la promozione o l’ultima gara 5 per l’accesso in finale scudetto contro l’Armani Jeans. Una cronaca di quello che è stata la Caserta del basket dalle ceneri del fallimento alla nuova rinascita. Oltre agli autori, presente anche il presidente della Juve Caputo, molto soddisfatto per questa nuova uscita, che ha sottolineato le basi del partenza del progetto della società casertana. Costruire solide basi per il futuro, in cui nessuno, lui in primis, dovranno essere indispensabili. E’ questa la consegna della Juve alla città, ai suoi sostenitori… E a chi mormora sulla scelta di Olu, arriva una risposta bivalente: “Bisogna aspettare il miglioramento delle condizioni fisiche perchè si possa giudicare appieno, e se davvero scarsi dovessero essere i risultati, allora ci sarebbe il taglio, non prima. Caserta ha la sua organizzazione e sta lavorando per il meglio: adesso sarà solo il campo a parlare”. Una conferenza abbastanza breve ma ricca di appassionati e tifosi, nonchè di tutto l’entourage stampa delle varie testate casertane e non. Un libro che vale la pena leggere, per vari motivi, magari anche a un tifoso non casertano. Un film sul basket di qualche anno fa recitava ” Non puoi andare avanti finchè non sai chi sei”, beh, questo libro è un punto di partenza per il pubblico casertano, per non dimenticarsi nè cancellare mai il proprio passato, ma anzi farlo divenire il trampolino per i futuri traguardi da raggiungere tutti insieme.




error: Content is protected !!
P