Abbiamo già conosciuto molte facce di Roberto Saviano, queste però ci mancavano: Saviano tifoso sfegatato della squadra di basket di Caserta, Saviano allo stesso tempo testimone e narratore di una delle favole sportive più belle degli ultimi ventanni: “Miracolo a Caserta”. La straordinaria avventura della squadra di pallacanestro di Caserta che nel 1991 conquistò un inatteso scudetto contro gli invincibili rivali dell’Olimpia Milano. Dopo cinque emozionanti partite, il 21 maggio un’immensa folla festante si riversa per le strade. Un’intera città impazzisce di gioia perché il tricolore è stato strappato a Milano e per la prima volta nella storia della pallacanestro è sceso nel Sud Italia. In quella gioia c’è anzitutto un grande sentimento di riscatto. Nella terra di Gomorra, 20 anni fa, l’espressione più pulita della realtà poteva essere solo lo sport, e in particolare, a metà degli anni ’80 a Caserta, il basket. Roberto Saviano racconta: “Per Caserta era qualcosa in più di una semplice squadra di basket, qualcosa in più di un semplice scudetto, o di una finale di coppa. Significava, innanzitutto, che c’era qualcosa di buono in un territorio da cui spesso proveniva soltanto il male, morti ammazzati, corruzione politica, immobilità sociale, una borghesia lenta, impigrita, biliosa. Per la prima volta quello scudetto sembrava ripagare un’idea di riforma della società attraverso il talento. Questo è stato lo scudetto della Juvecaserta”. Quella della Juvecaserta è forse l’ultima storia di uno sport che non c’è più: uno sport dove il legame tra una squadra e il suo territorio era ancora fortissimo, dove i giovani talenti italiani potevano trovare posto, dove non c’era bisogno dei miliardi di qualche magnate arabo per fare un progetto. “Miracolo a Caserta” è la storia di un’intera città che andò a canestro. É una storia di amicizia, avventure picaresche, sogni e speranze. È la storia di un miracolo, un miracolo a Caserta. Roberto Saviano racconta: “Il miracolo è proprio questo. Sembra una favola. Ci sono delle persone, dei ragazzi, di una piccola città. Una città che pochi conoscono. O meglio si conosce solo per la Reggia. E accade che il figlio dell’idraulico, il figlio del piccolo politico, il figlio del proprietario della concessionaria si trovano ad avere un talento. Questo talento è essere capaci di correre, saltare e avere intelligenza nel gioco. Si appassionano. L’allenatore è l’ex dipendente comunale Marcelletti che sogna di farli diventare campioni. Questa è la vera favola. Ed è ancora più miracolosa perché ci sono territori in cui il sogno non è solo impensabile che si realizzi, ma è anche difficile che tu possa averlo”. Con la partecipazione straordinaria di Roberto Saviano, Sfide racconta la favola del Miracolo a Caserta attraverso immagini inedite (come quelle dell’unica partita che Michael Jordan giocò in Italia proprio contro Caserta), e la testimonianza di tutti i protagonisti che fecero l’impresa: i giocatori Gentile, Esposito, Dell’Agnello, gli allenatori Marcelletti e Tanjevic; il general manager Sarti; e poi gli avversari Riva e Pittis; infine la testimonianza di un gruppo di tifosi eccellenti come gli Avion Travel. Nessuno è voluto mancare in questa puntata speciale di Sfide.