Il Tex Town Tigers conquista la Coppa Campioni a scapito del Des Caserta che paga a caro prezzo il big-inning da sei punti subito alla quarta ripresa e che ha dato la svolta alla partita (6-3). Nel replay della semifinale giocata, e vinta, ventiquattrore prima, con le olandesi che nel pomeriggio si erano guadagnate l’accesso alla finale nel ripescaggio con le campionesse in carica dello Sharx superate di stretta misura, il nove campano ha sfiorato l’impresa restando in vantaggio per metà partita nonostante un attacco un po’ abulico, solo quattro valide, e alla fine paga dazio anche per qualche errore in difesa. Il Tex Town Tigers completa così la doppietta dell’Olanda che, dopo la vittoria in Coppa Coppe con le Sparks, sempre ai danni di una squadra italiana, mette in bacheca anche la più prestigiosa Coppa Campioni.
L’inizio del Des Caserta è promettente, infatti la squadra italiana passa in vantaggio subito al primo attacco per merito di Brenda De Blaes che, ricevuta la base ball ed avanzata sulla battuta in diamante di Dvorakova, ruba la terza e completa il giro delle basi sulla volata di sacrificio di Millard. La partita si addormenta e al terzo inning è ancora il Caserta a battere un colpo: questa volta è Dvorakova a siglare il 2-0 sul doppio della solita Millard. Al cambio campo però arriva l’inaspettato. Il Tex Town Tigers tocca cinque valide di fila, tutti singoli con in mezzo un errore dell’esterno centro campano, ad Anjelica Selden che, sul 2-2 senza eliminati, si ritrova con le basi cariche. Un errore all’interbase di Millard vale il terzo punto ed il sorpasso olandese ed il cambio in pedana con Karina Cannon a provare a fermare l’emorragia. Una scelta difesa vale il quarto punto delle Tigers (4-2), fermate per un attimo da un’eliminazione a casa, ma di nuovo a punto sul singolo di Witteveen e nuovamente su un out in diamante (6-2). La reazione del Des Caserta tarda ad arrivare e al sesto porta un solo punto sul doppio di Birocci (3-6). Troppo poco per rimettere in piedi la partita con il Tex Town Tigers che al ventunesimo out può festeggiare la vittoria.