“Abbiamo una squadra di dieci elementi, talentuosi, che possono stare e bene sul campo, non ci sono gerarchi tra gente da quintetto e gente da panchina, tutti se la giocano alla pari…” Tonanti le parole del presidente Caputo alla presentazione del nuovo rinforzo della Juvecaserta: Martin Colussi. Guardia, classe 1981, di formazione cestistica lombarda, proviene da Pavia ed è alla sua prima esperienza in massima serie. La sua faccia pulita, la sua muscolatura definita, la sua schietta professionalità e scioltezza nelle risposte ne fanno un giocatore di quelli che tanto piacciono a coach Sacripanti, con tante motivazioni, voglia di giocare e di emergere. Ne delinea un bel profilo il gm Riva: “Di italiani in circolazione non ce ne sono tantissimi: ho cercato di portarlo qualche stagione fa a veroli, ma non ci sono riuscito. Appena ho parlato a Sacripanti, il suo nome è stato tra i primi in cima alla lista dei nostri obiettivi. Stavolta Martin ha sentito vivido il richiamo della A1 e ha deciso di venire a Caserta. Giocatore di grinta e di spirito, non ha nulla da invidiare ai suoi colleghi più giovani in tempra e resistenza, anzi a suo favore pesa l’esperienza e la gavetta nelle serie minori. Saprà ben adattarsi al ritmo della ,massima serie, ha tante capacità e credo che riuscirà a metterle bene a frutto”. Colussi risponde alle domande dei giornalisti in maniera molto diretta, definendosi un gran lavoratore, che sceglie una squadra in base a quanto possa incidere sul campo e nelle rotazioni. “Voglio guadagnarmi i miei minuti, partita dopo partita, a suon di belle prestazioni. Quella di venire a Caserta è stata una scelta immediata non appena è arrivata la proposta: Sapevo che sarei voluto essere qui e ora ci sono.” Qualcuno gli fa notare di come il ruolo nelle gerarchie sarà ben diverso tra l’esperienza pavese e quella casertana, ma la guardia che Sacripanti definisce ‘L’americano in più’, la guardia lombarda replica dicendo che la sua abitudine è di ritagliarsi il proprio spazio in ogni squadra, ma soprattutto di farsi trovare pronto ogni qual volta viene chiamato in causa. “Ho già parlato con Sacripanti, il coach è stato molto contento del mio arrivo e anche io lo sono, non ho effettivamente un’idea precisa delle sue metodologie di gioco, ma non ci saranno problemi ad adattarmi. Devo inoltre sottolineare come la mia scelta sia anche dovuta al fatto che Caserta è una piazza molto calda, con una gran tifoseria in casa e anche in trasferta, e posso definirla come il luogo ideale per qualsiasi professionista per fare il proprio mestiere”. Colussi, che ha firmato un triennale, è inserito, come conferma il presidente Caputo, in un progetto a lunga scadenza di questa Juve, che vuole confermarsi ad alti livelli e cercare di mantenere un livello di gioco alto, senza fare un campionato stellare prima di una stentata salvezza. Al termine della conferenza abbiamo avvicinato per qualche domanda supplementare la promessa di questa juve che vuole partire da giocatori solidi e motivati per raggiungere nuovi traguardi, in Italia e in Europa;
– Martin, la Pepsi ha nel suo quintetto Bowers ed Ere, guardia e ala piccola di livello notevole: a quale dei due pensi di avvicinarti per caratteristiche, quale saresti più portato a cambiare?
“Beh, posso dare alternative all’attacco con il mio tiro da fuori, aprire la difesa, ma anche difendere forte su qualcuno anche un po’ più grosso. Al momento non conoscendoli alla perfezione le loro caratteristiche, non posso dire se mi sento più dietro all’uno o all’altro, ma di sicuro chiamato in causa non mi tirerò mai indietro.”
-Da Pavia a Caserta: Cambio di prospettiva; Quali le tue motivazioni e i tuoi progetti a lunga scadenza?
“Ho forti motivazioni al mio arrivo qui, ho la possibilità di giocare in A1 di aumentare il mo bagaglio e di iniziare a costruire un percorso. Voglio migliorarmi, giocare bene e aiutare la squadra al massimo delle mie possibilità, dando sempre il meglio di me stesso”.