“Ventuno squadre (l’Ancona in Serie B e 20 in Lega Pro) sono uscite dal sistema, è un tributo di sangue“: lo ha detto Mario Macalli. “E’ una situazione che noi denunciamo da 2-3 anni -aggiunge il presidente della Lega Pro-.
Previsioni? Il prossimo anno sarà peggio. Anche quelle squadre che sono riuscite ad iscriversi, non so se in futuro avranno un euro. E’ una situazione inaccettabile, per questo il consiglio federale mi ha concesso la delega da subito per la riforma dei campionati“.
Il Consiglio federale ha, infatti, esaminato oggi i ricorsi presentati il 10 luglio dai club di Prima e Seconda Divisione della Lega Pro esclusi temporaneamente dal campionato dopo la verifica Covisoc conclusa il 7 luglio. E’ stato deciso quali società non ammettere in modo definitivo dai tornei di competenza. Ecco il quadro completo delle 20 escluse. Si tratta di 7 club di Prima Divisione e 13 di Seconda Divisione.
PRIMA DIVISIONE
No domanda di iscrizione 30 giugno: Gallipoli, Mantova, Perugia e Rimini.
No ricorso 10 luglio: Arezzo e Marcianise.
Escluse dal Consiglio federale: Figline.
SECONDA DIVISIONE
No domanda di iscrizione 30 giugno: Itala San Marco, Monopoli, Pescina VdG e Scafatese.
No ricorso 10 luglio: Alghero, Cassino, Legnano, Manfredonia, Olbia, Potenza e Pro Vasto.
Escluse dal Consiglio federale: Pro Vercelli e Sangiustese.
Delle società in bilico si salvano Ascoli, Salernitana, Cavese, Spal, Triestina, Foggia, Cremonese, Viareggio, Villacidrese, Chieti, Paganese, Prato, Fondi, Gavorrano, Sangiovannese, Rodengo Saiano, Crociati Noceto e Milazzo. I club esclusi potranno ricorrere all’Alta Corte del Tribunale Nazionale dello Sport del Coni e quindi alla giustizia ordinaria: Tar e Consiglio di Stato. Venerdì prossimo scade il termine per presentare domanda di ripescaggio nelle varie categorie.