Il 2010-2011 sarà un anno particolare. Il primo senza il Real Marcianise e Bizzarro. Sette stagioni non si dimenticano. La promozione in C2, la nascita e crescita di un gruppo che avrebbe aperto un ciclo vincente. Le giocate di Poziello, i gol di Innocenti, la finale vinta davanti a oltre 3000 persone, l’esordio a Terni, una salvezza conquistata in anticipo. E ancora le tante, infinite emozioni che il Real quest’anno ha regalato con quattro mesi a grandi livelli e una media punti da promozione. Sarà ‘strano’ non vedere i colori gialloverdi in campo, le settimane saranno più vuote senza l’organizzazione delle trasferte. E le domeniche? Vuote e nostalgiche. Nella valigia dei ricordi tiriamo fuori l’andata della finale playoff e Celano. In compagnia del nostro direttore Vittoria Biancardi e altri colleghi della carta stampata, vivemmo intensi 90’ che di fatto valsero mezza promozione in C1. La domenica successiva i gol di Manco spalancarono le porte della Prima Divisione. Emozioni forti che ogni tanto riassaporiamo nelle immagini televisive gelosamente custodite nei nostri archivi. Per non parlare delle interviste a mister Fusi della solita Biancardi che vanamente provava a far sbilanciare la ‘sfinge’ sull’undici della domenica. Resteranno indimenticabili le trasferte di Benevento nel posticipo del lunedì. L’esordio di Terni dove la sconfitta passò in secondo piano perché la conoscenza di Signori rese quel torrido pomeriggio umbro indimenticabile. Specialmente per chi ‘amava’ Beppe-gol. Il gol di Innocenti a Perugia, un urlo di gioia nello storico ‘Curi’. La doppietta del bomber di Alfonsine ad Arezzo resterà negli annali. Tre punti che consegnarono la salvezza al Real. Il lungo viaggio di ritorno e l’arrivo a Caserta a notte inoltrata, stanchi ma felici ed orgogliosi. I collegamenti telefonici per raccontare in diretta le imprese della squadra, le soste negli autogrill da Ferrara, passando per Avezzano (freddo senza precedenti) finendo a Cosenza dove dopo essere stati insultati e quasi aggrediti (senza motivo), beffati al 96’, ci rifacemmo con un gustoso pane e capocollo calabro. E come dimenticare le rimonta di una squadra che prima di Pasqua era a -7 dalla salvezza e che dopo il 3-2 in casa della Spal conquistò la permanenza con una giornata di anticipo! Ma non sono state tutte rose e fiori: la delusione di Foggia nel 2009 con gol di Velardi in pieno recupero, quella di Pescara nell’ultima di andata in cui avremmo meritato di vincere e tornammo a casa con un incredibile 2-0. Musi lunghi anche dopo Pescina: un 3-3 che sembrava una mezza condanna rallegrato dalla simpatia degli amici della Stirpe Marcianisana. Ci mancheranno tanto i giovedì in giro per la Campania (da Puglianello a Capo Miseno non ne abbiamo perso uno) a seguire gli allenamenti di Galizia e compagni. Tanti sacrifici, il più delle volte non apprezzati da chi vedeva (e vede) il calcio come nemico della politica, tante risate e una crescita umana-professionale senza precedenti. Da chi come me e l’amica e collega Vittoria Biancardi ha sempre avuto a cuore le sorti del Marcianise, un grazie è doveroso alla famiglia Bizzarro per ciò che ha fatto in questi anni e a chi ha sempre creduto nel nostro lavoro apprezzandolo e seguendolo quotidianamente. Il nostro direttore ha scritto su facebook, probabilmente in un attacco di nostalgia, ‘Gli anni d’oro del grande Real’ parafrasando la canzone degli 883. E in effetti è stato proprio un grande Real Marcianise. Da oggi saremo un po’ più soli, ma orgogliosi di quello che abbiamo fatto e raccontanto. Ci accompagneranno tanti ricordi perché quelli mai nessuno potrà cancellarli.