Raggiunto telefonicamente Salvatore Bizzarro conferma la fine del calcio di Terra di Lavoro. “Avevo chiesto garanzie alla classe imprenditoriale casertana. “Ad oggi nessuno si è fatto avanti e allora basta. Non c’è più tempo, ho mantenuto le promesse, avevo portato il titolo a Caserta nella speranza di essere affiancato da altri imprenditori. Evidentemente il mio invito è caduto nel vuoto e questi sono i risultati”. L’ex patron del Marcianise lancia frecciate velenose anche ai politici: “Tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità, i politici per primi. Non è possibile che per il basket vengono reperite risorse economiche importanti e per il calcio di un certo livello nessuno si fa avanti. Vengono usati due pesi e due misure che francamente non mi stanno bene. Dispiace per la gente, per i tifosi che pregustavano il ritorno in Prima Divisione, ma per quanto mi riguarda ho fatto tutto ciò che potevo fare. Bastavano i 400.000 della fideiussione e poi finalmente partivamo. Io mi accollavo la maggior parte delle spese lasciando la poltrona presidenziale ad altri. Il tempo del benefattore è finito. La mia famiglia non può più regalare soldi al calcio. Da soli non si può costruire nulla, ero pronto a ripartire risollevando la Casertana restituendole la categoria che meritava. Qualcuno non ha capito ed ecco i risultati”. In un solo colpo Marcianise e Caserta perdono lo sport più bello del mondo, ma Bizzarro precisa: “Marcianise ci ha rimesso maggiormente perché non vedrà più il Real, a Caserta non so se Sparaco riuscirà a garantire altre categorie. Per quanto mi riguarda il treno è passato”. Ma ci sarebbe ancora tempo fino a giovedì 8 luglio: “La fideiussione è di 400.000, se non è stata trovata entro oggi dubito che verrà reperita nelle prossime ore. Comunque in teoria ci sarebbe ancora tempo, ma onestamente non ci credo più”.