Da più parti ci arrivano richieste di chiarimento sull’attuale situazione e posizione dell’Associazione “La Casertana siamo tutti noi…”, l’azionariato popolare nato circa due mesi fa con l’intento di aiutare in maniera fattiva la società calcistica rossoblù attraverso il contributo di tifosi ed appassionati. Ritengo opportuno, quale responsabile della comunicazione dell’Associazione di dover fare un punto della situazione, ed una breve cronistoria degli avvenimenti che hanno “condizionato” la nascita ed il percorso dell’iniziativa. Negli ultimi giorni del mese di Aprile il progetto veniva portato a conoscenza del Comune di Caserta, della Società e finanche di chi allora si accingeva a reggerne le sorti. Plauso da tutti, ottima iniziativa, il Comune concedeva il Patrocinio all’Associazione ed il Sindaco insieme ai rappresentanti della Casertana partecipava alla conferenza stampa di presentazione. Statuti e regolamenti chiari, limpidi, un sistema di iscrizione altrettanto trasparente che mette al riparo da ogni eventuale sospetto sulla bontà dell’iniziativa. Arrivano circa 700 promesse di adesione delle quali 200 dettagliate con dati anagrafici e fiscali. A partire dalla metà di maggio parte la campagna pubblicitaria, interamente a costo zero, sponsorizzata ed offerta cosi come dettagliato sul sito dell’Associazione. Nel contempo nasce “l’affare Spezzaferri”. A dire il vero proprio nel giorno della conferenza stampa aleggiano nell’aria queste voci. La situazione “instabile” e poco definita della Società Casertana Calcio, iniziata in quei giorni e protrattasi possiamo dire fino ad oggi, rallenta notevolmente e ragionevolmente le adesioni “reali”. Anche se cento euro non sono tante molti preferiscono capire in quale Società andranno a finire. In questi due mesi confusi l’Associazione ha fatto il possibile per farsi conoscere, poster 6×3, fermate e pensiline bus, partecipazione a trasmissioni televisive e radiofoniche, stand informativi. Ma i numeri oggi dicono che ha prevalso l’incertezza, non rispetto all’Associazione, ma rispetto all’interlocutore che poi avrebbe avuto. Questi in linea generale i motivi per cui l’Associazione conta ad oggi circa 40 soci, a fronte delle tante promesse di adesione, molti ci contattano, ma aspettano che sia delineato un quadro chiaro. Bisogna anche dire, purtroppo, ma per amore della verità, che sin dalla nascita “La Casertana siamo tutti noi…” ha visto nascere un “partito” di opposizione alla stessa, molti senza neanche conoscerne statuto e finalità si sono messi “di traverso”, per motivi che ancora oggi sono difficili da capire, se non vengono ricondotti ad una semplice voglia di “opporsi” a qualsiasi idea nuova, verso una iniziativa che è oggi uno strumento “per tutti” per stare vicino alla squadra del cuore. E’ stato difficile farlo capire e continua ad esserlo. Sempre sul sito dell’Associazione è possibile anche capire e vedere quale è stato l’impegno, anche economico, dei fondatori, che senza alcun interesse ma solo per amore della Casertana, continuano a sacrificare proprie risorse economiche e professionali per andare avanti nel progetto. La “discesa in campo” di Bizzarro, e la possibilità di disputare il campionato di Prima Divisione, sono apparse subito come una grande occasione per il rilancio e la crescita dell’Associazione, soprattutto quando abbiamo sentito dalle parole del Presidente, l’appello verso tutti a partecipare alle sorti della Real Casertana. Con discrezione abbiamo provato a portare a conoscenza di Bizzarro lo spirito dell’iniziativa, Carlo Sparaco conosceva e apprezzava già il fine dell’Associazione. Abbiamo pensato che dalla tribuna del Pinto, durante la conferenza stampa aperta al pubblico, sarebbe bastato un cenno di approvazione verso l’azionariato da parte di Bizzaro o di Sparaco per sciogliere i dubbi dei tanti pronti ad aderire, ed invece non è arrivato. Certo, ben altri problemi attanagliavano il momento, ma è pur vero che “La Casertana siamo tutti noi…” poteva essere proprio allora un segnale vero di ricerca di collaborazione, anche da parte dei tifosi e non solo verso istituzioni e imprenditori. Allora abbiamo guardato con invidia agli amici di “Sogno Cavese”, che hanno iscritto la squadra con l’azionariato e raccolto fino ad ora circa 150.000 euro. Loro non hanno però attraversato i nostri problemi. Ma noi ci crediamo ancora. Giovedi primo luglio, per amore della Casertana e rotti gli indugi, ho personalmente spiegato tutte queste cose al Presidente Bizzarro, in una cordiale telefonata durata circa 25 minuti. Certo, uno statuto nato per il supporto ad una Società che si accingeva a fare la serie D dovrà essere riadattato a quello per una di Prima Divisione, ma per il primo anno almeno è indispensabile lasciare immutato lo statuto, dimostrando cosi anche un segno di continuità della “nuova” Casertana con la precedente, invogliando le persone a stare vicino fattivamente alla Casertana. Il Presidente Bizzarro ci ha promesso un incontro, noi aspettiamo, abbiamo mille buone ragioni, a partire dall’amore per la Casertana, per non mollare. Mille ragioni per non cedere davanti a chi per partito preso ci ha avversato, a chi ha letto nel nome dei soci che l’Associazione sta da una parte o dall’altra e non è cosi, a chi non ha capito quanto amiamo la Casertana, a chi ha remato contro anche nelle stanze importanti mentre noi cercavamo a nostre spese di far conoscere la bontà del progetto. Ringraziamo Bizzarro e Sparaco dell’attenzione che vorranno darci, dimostrando cosi realmente di volere la partecipazione di tutti, non sarebbe comunque una nostra vittoria personale, ma una vittoria della Casertana, se cosi non sarà l’Associazione pur rimanendo attiva provvederà a restituire le quote ai soci. Ringraziamo i soci che insieme a noi ci hanno già creduto e ci credono. Ringraziamo quanti ci crederanno. Ringraziamo Roberto Guadagnuolo, testimonial dell’iniziativa e cuore della Casertana. Forza Casertana.
Cesare Salomone
Responsabile della comunicazione “La Casertana siamo tutti noi…”