Gino Festini e’ l’anima del San Pio:conosce virtu’ e difetti dell’ambiente. Bandiera del calcio mondragonese, la sua esperienza e’ stata fondamentale perchè e’ un carismatico, autentico trascinatore, riferimento per tutti. Nella sua carriera da calciatore ne ha passate tante e ora guarda al futuro con rinnovato ottimismo. Mondragone s’interoga sulle reali possibilita’di ripescaggio:sono giorni di attesa e speranze.
Idealmente vengono in mente i tanti momenti belli affrontati quest’anno: dal lancio dei giovani in prima squadra, dalla vittoria contro il Procida all’ultima gara col record di affluenze sulle 2 mila unita’. Mondragone ora si coccola i suoi eroi feriti: ci vorrà tempo per rimarginare la ferita ma tornerà a splendere quanto prima il blasone granata.
Encomiabili i tifosi domenica 23 maggio che al fischio finale dell’arbitro sig Stevie Albert di Roma hanno a lungo applaudito i leoni domiziani ringraziandoli per questo meraviglioso campionato. Giocatori granata impietriti, quasi increduli di fronte alla promozione battipagliese
Amareggiato per la sconfitta granata l’amministratore delegato Gino Festini fa il punto della situazione: “L’amarezza e’ tanta, e’ stato un fulmine a ciel sereno. Abbiamo disputato un grande primo tempo con 4-5 palle gol pulite. Il primo gol e’ stato viziato da un netto fuorigioco con una terna arbitrale scandalosa: ci hanno sempre punito. Non ci e’ stato mai permesso di avvicinarci all’area di rigore: i ragazzi hanno fatto il loro dovere fino in fondo come il mister e la società. Purtroppo e’ andata cos'”.
E’ prematuro parlarne. Mondragone ha i requisiti per puntare al ripescaggio?
“Penso che ci siano i presupposti per essere ripescati in Eccellenza. Mi auguro che il Comitato Regionale faccia le sue valutazioni: abbiamo dimostrato sul campo di essere di categoria superiore. Domenica il campo ha detto no, pero’ siamo fiduciosi”.
Mario Fantaccione