Palamaggiò gremito in ogni ordine di posto per gara 1 tra Milano e Caserta, partita sentita e lo si vede dal clima di grande tensione che pervade l’aria e si legge chiaro sui volti concentrati dei giocatori da ambo i fronti. Apre il gancio di Kava, Milano risponde col post basso di Maciulis, che replica con un furto e schiacciata. Caserta forza ed appare contratta, la palla esce dal ferro sul jump di Bowers, ma è Ere a prendersi responsabilità e ristabilisce la parità con due liberi. Milano distratta, Maciulis ha fin da subito 2 falli, entra Viggiano a freddo. Caserta non punisce, ma il gioco a due Ere–Kavaliuskas taglia in due la difesa per l’8-4. Ere è ancora protagonista e si costruisce la tripla del +5, ma al 5’ i due liberi di Finley accorciano 11-8. Il nigeriano di Caserta è scatenato e va con un 2+1 per fallo di Rocca, sancendo il +6. Milano alza il ritmo in contropiede e segna con Viggiano, ma Ere da tre ancora allunga per il 17-10 al 6’. Il pick and roll milanese inizia a far male alla difesa bianconera e Rocca appoggia al vetro, per ben tre volte consecutive. Il contropiede di Hall chiude e l’ennesimo lay up del lungo ex Napoli cambiano la partita del tutto. E’ un break di 2-10 terrificante che riporta Milano in vantaggio sul 19-20 al 9’ quando Sacripanti va col timeout . E’ capitan Di Bella a fermare la marea rossa, poi sull’errore di Finley, si chiude il primo, tiratissimo, quarto, col vantaggio Pepsi 21-20. Caserta parte male col fallo direttamente sulla rimessa d’apertura di Martin, ma il canadese si vendica subendo lo sfondo di Arnold qualche secondo dopo. Caserta costretta per varie volte a forzare con Martin, Milano fa altrettanto con Hall, ma è proprio Phil a rompere il ghiaccio e a segnare il 23-20 al 12’ quando Bucchi decide di parlarci su per un minuto, dopo tre palle consecutive dei suoi. La Juve ha alzato una bella barricata in difesa, ma è la tripla di Koszarek ad accendere il ritmo, ma non abbiamo ancora visto niente perché è Michelori ad alzarsi e mettere la tripla del 29-22 al 4’. Monroe si scalda e riporta i suoi a contatto con 5 di fila, ma ancora il play polacco della Juve risponde presente. Brutta gatta da pelare per Milano che si ritrova senza Maciulis che va in panca per il suo terzo fallo. E’ Arnold a prendersi le responsabilità dell’attacco Armani Jeans e con un gioco da tre punti riporta i suoi sul 31-30 al 6’. Bucchi va con la carta Becirovic. A 3’ dalla fin il libero di Monroe riporta le due compagini in parità, ma i falli in seguito di Kavaliuskas (tre penalità anche per lui) consentono a Mordente di regalare con tanti liberi il vantggio ai lombardi. Bowers si sveglia dal torpore entra nell’area e appoggia al vetro, sul capovolgimento difesa eccelsa di Doornekamp e lotta leonina Jones-Rocca, con Jj che ne esce vincitore. Caserta spreca e viene punita dal siluro di Becirovic, che allunga la sua striscia vincente dalla lunetta, portando Milano al +5 (33-38). Il divario potrebbe allargarsi ma Milano spreca, Di Bella segna il -3. Mancinelli va con la banale persa palla a Ere che spara la tripla del pareggio sulla sirena , dunque 38 pari al 20’. Dopo tanti errori in avvio, Hall spara la tripla e Milano va avanti col primo vantaggio della ripresa. Michelori lotta in area e si prende il secondo fallo di Rocca segnando poi i due liberi. Caserta continua a buttarsi dentro e a caricare a teta bassa gli avversari. Stavolta in lunetta va Di Bella che però splitta i due liberi pareggiando a quota 41. Monroe va con la tripla, arma che nel primo tempo era mancata ai lombardi, ma immediatamente risponde Di bella con egual moneta . Fischi controversi contro Caserta spingono Milano avanti di 4 col contropiede griffato Hall, ma Jumaine incazzato per un fischio non ricevuto spara una tripla dal parcheggio. Monroe ripaga da tre ancora, e Milano avanti 47-51 alla metà del terzo periodo. Di Bella in zingarata, poi un’ottima invenzione di Ere valgono la parità a quota 51. Di Bella uba e appoggia nella bolgia del Palamaggiò. Caserta va avanti 55-54 con i liberi di Jones e manda molto presto l’Armani in bonus. Tra tanti falli e caterbe di liberi non ci sono vantaggi definiti. Incredibile poi il non fischio su Jones che riceve una manata sul tiro da Bulleri. Conseguenza tecnico a JJ, con il play della nazionale che fissa i liberi del 55-58. E’ un super Ere a pareggiare la sfida con una tripla dall’angolo, ma un Mike Hall in serata di grazia risponde dalla media in feedaway. Ere dal parcheggio ancora punisce e il contropiede di Jones valgono il vantaggio Caserta di tre lunghezze al 30’. E’ grande pallacanestro, Milano a poco dalla fine realizza con Arnold il -1, sulla sirena la tripla di Di Bella scheggia il ferro ed esce. Alla terza sirena Caserta 63 Milano 62. Ultimo periodo che si apre con la magia di Bowers che in area per una vita realizza. Bulleri risponde con la sua classica penetrazione . Michelori in vernice realizza ancora , ma ancora il toscano ex Treviso accorcia con un jump dalla media. Si segna da ambo le parti, la distanza è sempre di un punto tra i due team . Qui arriva la fine x Caserta. E’ Arnold con un gancio a firmare il vantaggio Milano (69-70) al 35’, seguito subito dopo Monroe spara la tripla. Sacripanti, sotto di 4, va col timeout. Ere trova una tripla fortunosa e accorcia il gap, ma Maciulis in post basso punisce un aiuto mancato ed è 72-75 a 3’43” dal termine. Michelori appoggia al vetro un canestro prezioso, Arnold dalla lunetta fa 2/2 e ancora lombardi avanti di tre. Ancora l’ex Virtus Bologna realizza e a 2’ dalla fine Milano è ancora avanti 74-79. Il fallo di Jones in attacco sembra la resa finale, ma l’hooking di Finley rimette qualche speranza nelle mani di Caserta che con un appoggio al vetro di Michelori si fa sentire. M a la bomba di Monroe fissa il 76-82, ma il cuore di capitan Di Bella è grande ma non concretizza il gioco da tre punti. Il gancio di Arnold, l’ennesimo vale il +6 Armani (78-84). Non c’è neanche il fallo sistematico e ancora Arnold aumenta il suo bottino e viene addirittura irrisa dallo spettacolo Harlem di Monroe. Caserta cade 80-90, sconfitta pesante ma tutto sommato meritata per gli uomini di Bucchi.