La penultima posizione in classifica è lo specchio della stagione del Villani. Undici punti, una miseria considerato l’organico e le potenzialità della squadra. Eppure il Circolo dopo un girone di andata ai limiti della sufficienza, si è lasciato travolgere da una serie di risultati negativi collezionando appena due punti in otto gare. Morale della favola anche la Tirrena Roma, che non ha particolarmente brillato ma almeno ci ha messo il cuore, ha fatto meglio dei campani che ora dovranno attendere l’ultima giornata per conoscere il nome dell’avversario da incontrare nei playout. Se fosse il Palermo le ciance di salvare la stagione sarebbero molto esigue. Qualche speranza in più se invece il Bari chiuderà la regular season in terz’ultima posizione. Certo è che in queste prossime tre settimane dovrà cambiare qualcosa. Magari qualche allenamento in più non farebbe male perché Tony D’Angelo lo ha detto fino a diventare noioso: il gruppo è valido, singolarmente i ragazzi potrebbero giocare anche in campionati superiori, ma senza allenamento tutto è più difficile. Lo si è visto anche sabato contro il Tuscolano quando già al secondo quarto i gialloblù erano a corto di fiato, idee annebbiate e poca reattività. Espulsioni assurde, sintomo di un nervosismo a fior di pelle derivante dalla mancanza di risultati. Insomma il leit-motive che ha caratterizzato il 2010 di Trocciola e compagni. Dopo oltre cinque anni la pallanuoto nazionale era tornata in provincia di Caserta e sarebbe un peccato riperderla.