Scelgo il giorno successivo alla partita di Benevento per scrivere questo pezzo. A freddo. Mica tanto. Ieri troppe emozioni, troppi abbracci e tante lacrime. Dopo tanti anni fuori città, questo mio primo anno al seguito della Casertana, un esperienza indimenticabile, una stagione da incorniciare, per i risultati dei falchetti, e per il bagaglio personale enormemente arricchito da tanti episodi, momenti ed emozioni. Il primo grazie enorme e di cuore va a mio “fratello” Massimo, che mi ha dato la possibilità e l’onore di condividere con lui questa esperienza indimenticabile, dalle falde vesuviane ai trulli del salento, in ogni dove e ogni domenica ha visto riconosciuta da dirigenti, giocatori e tifosi avversari la sua competenza e la sua professionalità e stare al suo fianco è stato un onore e mi ha riempito d’orgoglio. Massimo ha voluto condividere da subito con me le nuove avventure che gli ho prospettato, con lo spirito ed il cuore di chi ama profondamente questi colori. Non ci sono parole per il rapporto che siamo riusciti insieme a instaurare con i ragazzi della squadra, umano più che professionale, ad uno ad uno li abbiamo abbracciati ieri e lo faccio in questo momento, nessun nome, tutti, fantastici, bravi, puliti. Un grazie commosso va allo staff tecnico, a Vincenzo, a Pasquale, ai loro assistenti, che ci hanno accolto e guardato sempre come uno di loro, non dimenticheremo la loro amicizia e la loro cordialità. Al Presidente, ai dirigenti, un grazie infinito, nessun escluso, come dimenticare tanti momenti in giro per gli stadi campani, lucani, pugliesi, dove bastava uno sguardo per capire che con loro stavamo remando nella stessa direzione, zio Tommaso Petrillo che ci ha donato la sua parte più giovane e grintosa, più della nostra, la professionalità e la gentilezza di Errico Falocco, la disponibilità e la cortesia di Carmine Landolfo. Non vogliamo dimenticare nessuno, nessuno è escluso, dai fratelli Gazzilo al Presidente Sparaco, grazie a tutti voi. Avete onorato la Casertana, ancora una volta. Un ringraziamento ai colleghi della stampa che con il loro incoraggiamento e le loro critiche hanno comunque riconosciuto che stava nascendo un nuovo modo di fare giornalismo, moderno e “per” la Casertana. Da oggi si lavora ancora di più, ancora e solo “per” la Casertana, si spengono i microfoni e le telecamere e si apre quel grande cuore rossoblù, che vuole accogliere e tenere al caldo della sua passione tutti quanti credono e sostengono i nostri colori. Forza Casertana, oggi e per sempre.