Marcianise-Pescara, ultimo atto di un campionato che ha riservato grandi emozioni. Nella trentaquattresima giornata sfida tra compagini ancora in cerca di risultati. Se il Real ha già raggiunto la salvezza, gli abruzzesi inseguono la promozione diretta in serie B. Ma gli uomini di Boccolini proveranno a conservare l’attuale settima posizione che ad agosto significherebbe Tim Cup. I campani sono la squadra più in forma delle ultime cinque giornate con ben tredici punti sui quindici disponibili. Primi anche nelle ultime sette con diciassette punti, uno in più rispetto ai delfini. Insomma ci sarà ancora da divertirsi perché la compagine di Di Francesco ambisce alla cadetteria senza passare per i playoff ma gli avversari non regaleranno nulla. Attacco più prolifico quello di casa (42 vs 36) mentre la difesa biancazzurra ha subito appena 23 gol a fronte dei 37. Cartellini rossi e gialli praticamente uguali, così come le espulsioni (7 a 6). Il rendimento lontano dall’Adriatico è da rivedere avendo conquistato solo 18 sui 48 punti disponibili. Davanti i propri sostenitori non ha fatto meglio il Marcianise che di punti ne ha presi 21. Pescaresi imbattibili nei primi quindici minuti di ogni tempo, qualche possibilità in più tra il 76’ e 90’ mentre i casertani non danno grossi punti di riferimento. Situazione più lineare nelle reti fatte: ospiti a segno ben nove volte nei primi 15’, dieci realizzazione per Galizia e compagni tra il 16’ e 30’. Biancazzurri che segnano con il contagocce tra il 16’ e 45’ mentre nella seconda frazione sono molto pericolosi tra il 61’ e 75’. Tre i precedenti in campionato. All’andata finì 2-0 con rigore di Artistico e gol di Coletti (domenica squalificato). L’anno scorso al ‘Pinto’ di Caserta decisero Della Ventura e un rigore di Manco intervallati da un’autorete di Murolo. 1-1 invece al ritorno con punizione di Vanacore e pari di Zetulayev dal dischetto. Nessun precedente tra i due tecnici, mentre l’anno scorso Di Francesco s’impose 3-0 quando era alla guida della Virtus Lanciano.