Nove mesi per costruire un sogno, un progetto vincente, per conoscere un gruppo di persone disposte a crescere insieme. Un’ora per distruggere tutto. L’avventura di Gerardo Lieto a Maddaloni potrebbe essere al capolinea. La contestazione da parte del pubblico dopo la sconfitta con il Cus Caserta è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Era già successo dopo l’aggressione a mister Monaco del Capua: Lieto aveva visto ma per il bene della squadra e per il rispetto della famiglia Verdicchio ha fatto buon viso a cattivo gioco. Ma gli inspiegabili e ingiustificabili fischi di sabato non possono passare inosservati. Una squadra capace di battere Telese e Gladiator che avevano allestito squadroni investendo cifre da capogiro meriterebbe più rispetto. E al triplice fischio la festa del ‘Palafeudo’ si è trasformata in tanta amarezza. Il mister ha preferito non commentare, non rilasciare nessuna dichiarazione per non alimentare le polemiche. Nessuna notizia ufficiale, ma i bene informati parlano di un probabile addio nei prossimi giorni. A quest’ora dovremmo parlare di futuro, di programmazione per il torneo di C1, di campagna acquisti,. Invece l’obiettivo immediato della dirigenza sarà convincere l’attaccante a non lasciare il club. Lieto ha aperto un ciclo vincente, un lungo corso che potrebbe durare molti anni. E’ lui il simbolo della nuova Maddaloni sportiva e per un episodio si rischia di perdere chi di calcio a 5 ne capisce e potrebbe portare i gialloblù a raggiungere livelli nazionali. Il vice presidente Lello Del Monaco incrocia le dita e spera di rivederlo presto in società: “Non mi vedo in questa disciplina senza Gerardo Lieto. Dal punto di vista umano è una persona eccezionale capace di rimanermi vicino in alcuni momenti difficili in cui ho capito che persona splendida è. Dal punto di vista professionale meriterebbe di allenare in A1 per l’impegno e la caparbietà che ci mette. Se andrà via? Francamente spero di no, ma al momento non posso sbilanciarmi. A nome della Virtus Maddaloni voglio manifestargli la nostra solidarietà per quei fischi sentiti sabato pomeriggio. Un comportamento fuori luogo a cui abbiamo già provveduto. Siamo disposti a tutto pur di continuare a lavorare con lui. Si sta prendendo un po’ di giorni per decidere, per capire cosa fare, ma noi siamo qui. Dipendiamo da lui e non vediamo l’ora di riabbracciarlo. E’ una persona speciale, un uomo vero e Maddaloni ha bisogno di lui. Vogliamo continuare il percorso intrapreso in estate. Se ci abbandonerà verranno vanificati tutti i nostri sacrifici. Anche il presidente Verdicchio è preoccupato perchè perdere uno come Gerardo sarebbe un grosso peccato e onestamente non avrebbe più senso continuare da soli”.