La crisi irreversibile in cui versa l´Igea Virtus si sta tramutando di fatto in una smobilitazione definitiva. La proprietà del sodalizio barcellonese ha sollevato dall´incarico il tecnico Sergio Campolo, appena tornato sulla panchina giallorossa dopo le precedenti dimissioni. Con lui lasciano anche tutti i componenti del suo staff. Silurato anche il direttore sportivo Daniele Muscariello ed il direttore generale Luca Figus Diaz, che ricopriva la carica da pochi giorni. Allo stadio “D´Alcontres” non è più presente neppure il materiale sportivo della società. In virtù di ciò ben dodici atleti (i vari Angotti, Tonanzi, Merola, D´Ambrosio, Quintieri, Gemmiti, Nuccio, Infimo, Grillo, Fortunato, Policano e Marangon) hanno già lasciato Barcellona o comunque lo faranno nelle prossime ore. Il capitano Gianluca Procopio ha contattato a nome della squadra l´Associazione Italiana Calciatori, per avere dei suggerimenti in merito al miglior comportamento da adottare. Il gruppo vorrebbe infatti onorare gli ultimi quattro impegni di campionato, anche se non sembrano sussistere più le condizioni. Non presentandosi domenica al “D´Alcontres” contro l´Aversa Normanna la società di Rendina, che avrebbe ceduto le sue quote a Madonia, a sua volta in contatto con alcuni imprenditori umbri, subirà pesanti conseguenze. Verrà multata e subirà una penalizzazione da scontare nel prossimo torneo di serie D. Ma è ovvio che, considerando l´evolversi della situazione, con ogni probabilità non si iscriverà neppure al prossimo campionato. Dopo un decennio tra i professionisti si prefigura insomma una fine ingloriosa e paradossale, in considerazione delle schizofreniche modalità con le quali sta maturando.
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