Pepsi Caserta nuovamente sconfitta in casa. Stavolta èla Virtus Bologna ad espugnare il Palamaggiò che non vede un succeso dei bianconeri da oltre un mese. Inizia con un forte messaggio di solidarietà per Bosha Tanjevic da parte dell’Inferno Bianconero, nei confronti del tecnico che portò il grande basket all’ombra della reggia. Due squadre che non si amano e che si vogliono giocare il secondo posto. Davanti a 4641 spettatori la Virtus ottiene un prestigioso successo non ribaltando però la differenza canestri dell’andata. Bologna vince la sua gara con la difesa, con la zona 3-2 costringendo Caserta a tirare sempre e solo da oltre l’arco. Il gioco non è ben distribuito e alla fine con grande merito i felsinei ottengono la vittoria. Basta dire che Caserta ha 12/22 al tiro da due e 12/38 in quello da tre per avere a fotografia di una gara nata storta e finita ancora peggio, davvero magra è la consolazione che in arrivo a pari merito con le Vu Nere sarebbero i casertani ad avere la meglio. Lardo lancia in quintetto il giovane Moraschini che subito si fa vedere servendo prontamente il taglio backdoor di Koponen che firma il 4-0 iniziale. Caserta si fa vedere solo in vernice con la schiacciata di Marquis, mentre le conclusioni da fuori di un non timido Jones non vanno a bersaglio. Hurd e Koponen sono gli arcieri di Bologna e la guidano fino all’8-4 , prima che Jumaine non firmi il siluro dalla distanza. Hurd è immarcabile , Jones lo soffre e al sesto il lungo statunitense ha già siglato 8 punti. Caserta in attacco è smarrita, Koponen va con l’entrata mancina e si prende il fallo e canestro del 9-15. Le due squadre si dispongono a zona , quella di Lardo è più propensa ad arginare il gioco dei campani, Caserta quindi decide di adeguarsi con il quintetto atipico con Dornekamp da quattro e con una box and one su Koponen, scatenato. La bomba da tre di Bowers chiude un parziale di 7-0 a favore delle Vu Nere , con la Juve che scivola fino al -8 (9-17 al 9’), poi , sulla penetrazione da pick and Roll di Prato va in archivio il primo periodo, con Bologna avanti 12-19, con grande merito, a dispetto di una Caserta frettolosa e che forza troppo e spesso da tre punti. L’affondo di Michelori alla ripresa delle ostilità è un grido di battaglia, ma le forzature in attacco e la disattenzione a rimbalzo e nel pitturato, consentono a Hurd e Prato comodi appoggi di tabella per il 14-23. Kozkarek è l’anima della Pepsi e segna finalmente una tripla per la squadra di Sacripanti, che serra i ranghi in difesa e vola in contropiede con Ere che schiaccia, subisce il fallo e realizza il libero supplementare per il 20-23 al 4’. Caserta prende però un break di 5-0 mortifero da parte del duo Fajardo Vukcevic e ripiomba in un amen a -8 (20-28). Qui inizia un colpo su colpo, prima la bomba di Doornkamp, poi la magia di Collins in penetrazione, poi quella da arresto e tiro di Bowers, poi ancora una tripla del gladiatore canadese molto fortunosa e un jump di Kozarek ed è pareggio 30-30. Lardo va col timeout per fermare l’emorragia, Vukcevic è l’unico appiglio per la Virtus che sembra perdersi in un bicchiere d’acqua , 5 punti del capitano Di Bella a poco dallo scadere, Caserta ottiene il primo vantaggio della gara sul 35-34, prima di un ingenuo antisportivo di Doornekamp che costa solo i due liberi di Koponen, così dopo 20 minuti il punteggio è ancora serrato, 35-36 Virtus.
Jones apre le ostilità facendo capire che ha voglia,prima una tripla poi una bella difesa e un rimbalzo in attacco, Michelori va in lunetta e fa 100%, è una grande Juve che si porta sul 40-36 e costringe Lardo al timeout. Ancora Michelori con energia a rimbalzo e un lay up facile, Ere con la tripla che annichilisce e manda in confusione uno spento Moss, che però si riscatta chiudendo il 10-0 con un 2+1, che è il preludio della rimonta virtussina con le bombe di Koponen e Collins e il gancio di Fajardo produce il 47-47 al 6’. Poi inizia il Jones moment con “Thrilla from Camila” che piazza due bombe e un tear drop che strappa applausi. Caserta arriva due volte al +5 (52-47 e 55-50 dopo la bomba di Koponen), ma poi un leonino Fajardo con tre canestri da distanza breve di fila, riporta proprio in chiusura di terzo quarto la Virtus col naso avanti 55-56. I bolognesi sono solo nelle mani e nel nome di Fajardo che addirittura risponde alla tripla di Jones (che aveva pareggiato a quota 58) con una propria tripla che vale il 58-61, ma Michelori si batte come un leone e accorcia le distanze. La Virtus che in attacco si perde un po’ leziosa cerca di mettere in ritmo tutti e trova qualcosa dalla schiacciata di un anonimo Sanikidze che vale il 60-63, mentre i casertani si ostinano a tentare la conclusione da oltre l’arco, senza successo. Koponen dopo tanti errori va con l’imbucata destra e porta i suoi a + 5 al 7’, ch con la bomba di Moss diventa +8 un minuto dopo (60-68). Caserta ci prova, ma Ere dalla lunetta fa solo ½, il bonus speso fa il resto, Koponen è glaciale . Di Bella è il solito lottatore e firma la tripla del -6 (64-70) e subito fallo, ma il finnico della Virtus fa sempre il 100% ( e arriva a quota 21 punti). A 49” Michelori fa un prezioso 2+1, Caserta difende bene ma Kozarek si fa sfuggire il rimbalzo e quindi fallo sistematico su Hurd che dalla lunetta non tradisce e fissa il 67-74 finale. Per la terza volta consecutiva Caserta pigra e punita in casa dopo una prestazione al di sotto delle possibilità e nonostante il posto in classifica di tutto rispetto c’è anche qualche fischio che arriva dalle tribune, irrispettosi per una squadra ch comunque ci ha messo il cuore.