Sicuramente l’immagine di Salzano in mutande e dei falchetti sconsolati che lasciano il campo, contestati anche dai generosi tifosi, sono la dimostrazione di quanto visto in terra pugliese, ma soprattutto questa convulsa partita è apparsa come lo specchio della stagione rossoblù. Un positivo primo tempo, buona anche la prima parte della seconda frazione di gioco, poi il calo e nel momento della verità, quando l’obiettivo tre punti sembrava più facile da raggiungere, il tracollo. Facce scure lasciano lo spogliatoio del “Comunale”, tre punti e la speranza play off buttati al vento. Alcuni si scusano, altri lamentano questioni di “vil denaro” che, però, se portate per le lunghe, così come sta succedendo, non possono non incidere sul morale della squadra. Le difficoltà societarie sono oramai conclamate ed insieme alle recenti scelte tecniche infelici (non ultime quelle odierne), incidono e non poco sui risultati. Questa Casertana appare sempre più come una barca in balia delle onde e di correnti che raramente si stanno rivelando favorevoli. I venti sembrano spirare in senso contrario, il mare si fa burrascoso, se il porto sicuro della salvezza è oramai raggiunto è vero anche che nel farlo ci si è arenati sui fondali delle magre figure, con in più l’impressione che il comandante, prima del tempo, stia abbandonando la nave.