Evidentemente anche in Lega pro si è soliti applicare la regola di due pesi e due misure. L’ultimo sopruso il Marcianise lo ha incassato nella giornata di martedì quando si è visto squalificare per due gare mister Boccolini, tre il vice Orrù e fino al 30 aprile il direttore sportivo Pasquariello. Assente per due giornate anche Michele Murolo reo di aver riferito frasi minacciose al direttore sportivo del Cosenza Mirabelli. Se si considera che i tifosi rossoblu hanno fatto esplodere ben cinque bombe carta mettendo a repentaglio l’udito di Alfano, Fumagalli e Tedesco provando a colpire lo stesso portiere gialloverde con un fumogeno beccandosi appena 10 000 euro di multa si capisce che il peso della bilancia è completamente a sfavore dei casertani. A questo punto appare impossibile non parlare di malafede, di mancata tutela arbitrale e di un palazzo che evidentemente ha già emesso il proprio verdetto. In tutto questo la squadra sta faticosamente provando a ripartire perché domenica a Lanciano sarà necessaria la massima concentrazione. Sarà fondamentale rialzare la testa, lanciare messaggi a tutti perché è vietato mollare. Con sette gare e ventuno punti disponibili in teoria, solo in teoria, tutto è ancora possibile. L’Andria è a sei lunghezze e appare irraggiungibile. Se ci si mettono anche gli arbitri che gonfiano all’inverosimile i referti e un giudice sportivo che pare stia facendo di tutto per acuire la crisi del Marcianise, la strada per tornare a rivedere la luce è proprio in salita.