Ed ora scioglietemi un dubbio. Nell’estate del 2007 chi avrebbe scommesso un euro sull’accesso in Serie B di un Latina pronto a dare battaglia nella Promozione Laziale? Nessuno avrebbe immaginato quanto accaduto nel pomeriggio di ieri, quando il sodalizio della presidentessa Paola Cavicchi ha rotto l’incantesimo e si è assicurato la promozione nella seconda massima categoria italiana ai danni del Pisa. Nemmeno tra i tanti fedelissimi sostenitori del club nerazzurro qualcuno si sarà spinto a tanto, e neanche Luca Ricciardi che, malgrado fosse convinto della bontà del progetto pontino, non avrebbe mai immaginato di compiere in soli sei anni un’impresa di ampie dimensioni per ogni compagine del pianeta. Ed invece sei stagioni fa l’atleta cellolese intraprese l’avventura nell’Agro Pontino, luogo da cui non è più andato via. Oppure è stato costretto a non andare via (?!). Considerando che la scaramanzia nel calcio esiste e miete un numero indecifrato di aficionados dappertutto, c’è più di qualche benpensante che ritiene che esista una strana alchimia tra Ricciardi ed il Latina, per cui egli può ritenersi di buon grado il talismano del club latinense. Quattro promozioni, un ripescaggio ed un play-out, vinto lo scorso anno contro la Triestina, ne sono la riprova.
Una finale da batticuore. Una prima storica col batticuore in un “Domenico Francioni” tutto esaurito e tutto nerazzurro. E’ successo di tutto in una finale al cardiopalma che si è protratta fino al 120′. Il vantaggio è del Pisa con una punizione all’incrocio dei pali di Barberis. Il pareggio però arriva nel primo minuto di recupero del primo tempo con il perfetto avvitamento di testa di Jefferson. Nella ripresa il gol vittoria non arriva da nessuna delle due parti e il tutto si decide ai supplementari. Al 99′ Cejas realizza dal dischetto il gol del sorpasso, sbagliando un altro penalty al 105′. Troppo poco per rovinare una festa attesa 68 anni da Latina, completata ad inizio secondo tempo supplementare con una bella conclusione di Burrai. Il talento classe 1989 di Cellole Luca Ricciardi non viene scelto dal tecnico Stefano Sanderra ad essere tra i 18 atleti in distinta ma ciò non danneggia il giorno di gloria. Anche dalla tribuna, Luca porta fortuna al suo club adottivo e festeggia a fine match la promozione in Serie B (l’unico ad essere partito da quella Promozione datata 2007). Certificato che egli è uno di quei giocatori che molti allenatori vorrebbero alla propria corte, non solo per la sua abnegazione al lavoro e per la sua capacità di fare gruppo ma anche e soprattutto per la sua diligenza e grande disponibilità nell’accettare qualsiasi decisione provenga dalla guida tecnica di turno, molto probabilmente gli verrà rinnovato il contratto anche in Serie B. E merita questa chance il miglior frutto del vivaio dell’A. S. Cellole e principale virgulto della cittadina domiziana che non termina di osannare le sue imprese ed ora attende con ansia di vederlo debuttare nella serie cadetta.
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