In questo tormentato campionato di Promozione che ha già visto prima il cambio di “titolo” e poi la rinuncia della Juve Poggiomarino/Viribus Unitis, alla penultima di campionato una nuova “puntata” va in scena: la gara tra il Vitula e il San Vitaliano non si gioca per omesso pagamento della squadra napoletana. Come da comunicato ufficiale, in queste settimane la Federazione Campania sta inviando alcune raccomandate alle società per far chiarezza sulla situazione debitoria nei confronti di Via Strettola Sant’Anna alle Paludi. Qualora le società avessero debiti ed insolvenze devono ripagare tramite assegno o bonifico entro una data, solitamente una delle ultime giornate di campionato, stabilita dalla federazione; se il pagamento non viene effettuato la società non può scendere in campo ed un ispettore federale notificherà, se non viene effettuato anche al momento il pagamento con sanzione per esazione coattiva, al direttore di gara di turno l’impossibilità a scendere in campo della squadra.
Questo è stato il caso del San Vitaliano di ieri pomeriggio, al “Comunale” di Vitulazio andava in scena un match importantissimo per la salvezza dei padroni di casa con gli ospiti, già salvi, ma che volevano “vendicarsi” del 2-2 della gara di andata. Ma non c’è stata alcuna partita, il direttore di gara De Luca di Frattamaggiore ha decretato il triplice fischio, senza iniziare il match, a causa delle insolvenze debitorie della squadra ospite. Il San Vitaliano ha provato a far ragionare l’ispettore federale, mostrando come ha fatto il presidente Vincenzo Alaia anche con un post su facebook, la raccomandata ricevuta dalla società gialloblù dalla quale si evince che il pagamento deve essere effettuato prima dell’ultima gara in programma settimana prossima contro il Nola. Questa storia non finirà qui, molto probabile che il ricorso del San Vitaliano sia accettato e che la gara sia ripetuta, anzi iniziata. Resta di fatto che i tempi sono brevi e il Vitula è ingarbugliato nella zona play-out, la prima data di recupero è sicuramente quella del 20 aprile, quattro giorni dopo l’ultimo triplice fischio della regular season. Serve una giustizia sportiva rapida per poter terminare il campionato senza dietrologie o amarezze del caso.